Riforestazione del parco Cascina San Giuseppe

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Milano


Riqualificazione urbana

Aumentare le aree verdi e le superfici alberate per contribuire al benessere fisico e mentale delle persone che vi abitano, rinfrescare l’ambiente e favorire l’inclusione e la coesione sociale

Nel 2021 è stato inaugurato il Parco Cascina San Giuseppe per una superficie complessiva di 48.802 mq, dei quali circa 43.000 mq destinati a verde e i restanti occupati da percorsi pedonali con una lunghezza complessiva di 1.200 metri.

All’interno del parco sono state realizzate due aree giochi attrezzate – una per i ragazzi l’altra con attrezzatura ginnica senior – e un’area cani di circa 1.500 mq. Nell’area destinata a verde sono stati inseriti quasi 600 nuovi esemplari arborei di diverse specie.


Stazione Duomo della linea 1 della Metropolitana di Napoli

Nell’agosto 2021, la stazione Duomo della Linea 1 della Metropolitana di Napoli si è aggiunta al gruppo di Stazioni dell’Arte, seppur in configurazione provvisoria. Il progetto è stato fortemente condizionato dai ritrovamenti archeologici, per i quali è previsto lo sviluppo di un piano museale visibile dall’esterno grazie a una cupola vetrata ubicata a livello della piazza, che vuole restituire alla cittadinanza la suggestione della scoperta archeologica illuminando di luce naturale il tempio. Anche per le parti sotterranee, caratterizzate da colori vivaci, texture geometriche a pavimento e pareti specchianti, il progettista e direttore artistico architetto Fuksas ha voluto introdurre un elemento artistico in continuità con la strategia di rendere le stazioni della linea 1 delle vere e proprie Stazioni dell’Arte. Nell’intera stazione è stata introdotta un’illuminazione diffusa che accompagna fino al treno e che gioca sul contrasto tra la luminosità crescente del percorso via via che si procede verso il basso, nel sottosuolo. I pannelli di acciaio inox che rivestono il soffitto e le pareti laterali presentano fori esagonali, ricoperti di vetro, dotati di una retroilluminazione attraverso luci a LED che combinano il rosso, il verde e il blu, creando diversi scenari di illuminazione con luce dinamica che varia di colore e intensità nell’arco della giornata, passando da sfumature di colore azzurro dai toni freddi della mattina a sfumature di colore arancio-dorato dai toni caldi della sera. La duttilità del sistema di controllo si presta poi alla personalizzazione degli scenari luminosi in occasione di eventi cittadini.


Prolungamento della linea Metro M1

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Milano e Comuni della prima cintura Milanese


350 milioni €


Mobilità sostenibile

Offrire ai cittadini un servizio efficiente e completo, che raggiunga anche le aree più periferiche, permettendo ad un maggior numero di persone di usufruire dei servizi di trasporto dell’area Metropolitana di Milano.

Il prolungamento della linea M1 dal capolinea di Bisceglie a Baggio si sviluppa quasi interamente in sotterraneo per una lunghezza di 3,5 km e include tre stazioni (Parri-Valsesia, Baggio e Olmi, oltre a un deposito treni) per un investimento complessivo di circa 400 milioni di euro. La galleria del prolungamento, a doppio binario, sarà realizzata in gran parte con la tecnologia dello scavo meccanizzato con fresa scudata (TBM), mentre le stazioni saranno costruite con scavo a cielo aperto tra paratie in cemento armato e metodo bottom-up. L’opera avrà un significativo impatto sull’offerta di mobilità, arrivando a servire circa 60 mila persone nel raggio di 1,5 km da ciascuna stazione, e in particolare servendo alcuni quartieri popolosi della periferia ovest milanese (in particolare: Valsesia, Baggio, Olmi) e i Comuni della prima cintura, in particolare Cesano Boscone, essendo le nuove fermate tutte accessibili con percorsi ciclopedonali da diverse zone del territorio comunale. Il progetto prevede inoltre l’ammodernamento dell’esistente centro sportivo Olmi, dato che il cantiere dell’omonima stazione occuperà parte dell’area attualmente destinata a campi di calcio. Tale intervento costituirà l’occasione per rilanciare una struttura storica a beneficio dell’intero quartiere.

Nel 2022 MM ha completato il progetto esecutivo sviluppato con metodologia BIM, che permette anche di valutare l’impatto sull’ambiente lungo tutto il ciclo di vita dell’opera


350 mln €

gli investimenti per il prolungamento della linea M1

3,3 km

la lunghezza del prolungamento

Oltre 60 mila

persone servite dalle nuove fermate


Prolungamento verso Monza della Metro M5

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Milano e Comuni della prima cintura Milanese


1,25 miliardi €


Mobilità sostenibile

Offrire ai cittadini un servizio efficiente e completo, che raggiunga anche le aree più periferiche, permettendo ad un maggior numero di persone di usufruire dei servizi di trasporto dell’area Metropolitana di Milano.

Il prolungamento della linea M5 verso Monza si sviluppa per una lunghezza totale di circa 13 km, quasi tutti in sotterraneo, con 11 stazioni e un deposito-officina per un investimento complessivo di 1.265 milioni di euro. Ai fini della sostenibilità ambientale dell’opera, la progettazione definitiva è stata fin da subito orientata verso il rispetto dei protocolli di certificazione Envision e LEED rispettivamente per l’infrastruttura e per alcuni edifici ad uso civile del deposito.

Nel 2021 si è conclusa la campagna geognostica che ha portato ad alcune ottimizzazioni del tracciato, fra cui la più rilevante riguarda il passaggio della linea a est della Villa Reale, evitando in tal modo di sottopassare il Serrone della Villa Reale di Monza. 

Le altre attività hanno riguardato la progettazione architettonica, funzionale, strutturale e impiantistica delle stazioni e degli edifici del deposito officina di Casignolo (anche in ottica di sostenibilità ambientale al fine del conseguimento della certificazione LEED), lo studio della cantierizzazione e delle opere di gestione delle acque meteoriche, la risoluzione di eventuali interferenze e la sistemazione superficiale definitiva delle opere a verde nelle aree limitrofe alla stazione e al deposito.


1,25 miliardi €

l’investimento complessivo per l’opera

13 km

la lunghezza totale della nuova linea


Progetto SARI - Rilevazione SARS COV 2 nei reflui civici

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Milano


Ottimizzazione delle acque

Monitorare la presenza del virus del SARS-CoV-2 nei reflui civili, al fine di ottenere indicazioni sull’andamento dell’epidemia e migliorare il sistema di allerta

Da anni sono in corso campagne per il monitoraggio della presenza di patogeni nei liquami fognari all’ingresso dei depuratori utili anche per tracciare la diffusione di malattie sul territorio. Queste campagne hanno assunto particolare importanza con lo scoppio della pandemia da Covid-19 e hanno portato allo
sviluppo di collaborazioni tra MM, l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), altri istituti di ricerca fra cui il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) e atenei come l’Università Statale di Milano.

Nel giugno 2020, Water Alliance (la rete delle 13 aziende pubbliche in-house della Regione Lombardia, ha aderito al Progetto SARI, la rete nazionale di
sorveglianza ambientale voluta dall’ISS in collaborazione con Ministero della Salute, Ministero dell’Ambiente e Utilitalia per la rilevazione del SARS-CoV-2 nei reflui civili in Italia, finalizzata ad ottenere indicazioni sull’andamento epidemiologico e innescare meccanismi di allerta precoce nella popolazione mediante ricerca di materiale genetico (RNA) del virus.

Dal luglio 2020 i due impianti di depurazione gestiti da MM partecipano al progetto, che per il primo anno ha previsto il campionamento e l’analisi all’interno delle società di Water Alliance, mentre dall’autunno 2021 il progetto si è evoluto su iniziativa di Regione Lombardia e ISS, coinvolgendo enti di ricerca come l’Istituto Mario Negri in partenariato con l’Università Statale di Milano e rendendo i campionamenti e le analisi più frequenti (due volte a settimana).

MM ha concluso nel 2022 un progetto per il monitoraggio della diffusione del virus nelle zone cittadine di Milano utilizzando la distrettualizzazione dei bacini fognari, in collaborazione con il Dipartimento di Virologia dell’Università Statale


Vasca di laminazione del Seveso

La vasca di laminazione del Seveso

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Milano, zona Niguarda, Parco Nord


Ottimizzazione delle acque

Aumentare il livello di sicurezza del torrente Seveso, evitando esondazioni e disagi in città in occasione di forti precipitazioni

Per fronteggiare i disagi provocati dalle esondazioni del torrente Seveso, soprattutto in zona Niguarda a nord di Milano, Regione Lombardia e Comune di Milano hanno definito una serie di progetti di laminazione che, una volta realizzati interamente, saranno in grado di sopportare eventi temporaleschi di forte intensità senza esondazioni. In particolare, Regione Lombardia ha predisposto un progetto per la realizzazione di diversi volumi di laminazione nella tratta del torrente a nord del nodo idraulico di Palazzolo, mentre il Comune di Milano ha predisposto un progetto per gestire i fenomeni di piena che interessano la tratta tra il nodo idraulico di Palazzolo e l’inizio del centro abitato di Milano (via Ornato).

A MM è stata affidata la progettazione e realizzazione dell’opera di competenza del Comune, che si cala in un contesto particolarmente sensibile dal punto di vista paesaggistico, ecosistemico e sociale. Si tratta infatti di un’area all’interno del Parco Nord di Milano, a sua volta collocato in una delle aree più densamente abitate d’Europa, evidenziando la necessità di integrare l’obiettivo della difesa idraulica con le istanze di un paesaggio di qualità a servizio della popolazione dei Comuni di Milano e Bresso. Il progetto prevede la realizzazione di un lago alimentato con acque di prima falda completato con una pista manutentiva perimetrale, nonché la salvaguardia del bosco circostante che verrà perimetrato e reintegrato con nuove alberature sul lato sud del lago lungo via Aldo Moro. Il lago manterrà per circa 320 giorni l’anno la funzione ricreativo-paesaggistica, con percorsi ciclabili e pedonali nonché aree attrezzate ed aree verdi, per trasformarsi in bacino di laminazione controllata durante gli eventi di piena (in media 6 volte l’anno) a salvaguardia dell’area urbanizzata. Sono attualmente in corso i lavori per la realizzazione della vasca di contenimento, con termine previsto per il 2023.

Per informare i cittadini sullo stato di avanzamento il Comune ha realizzato una campagna informativa sul web e sui social, con l’obiettivo di rassicurare i cittadini in merito alla sicurezza del sistema, anche grazie alla videosorveglianza dell’accesso al lago e alla presenza di barriere automatiche e pannelli a messaggio variabile che, in occasione delle piene, impediranno l’ingresso e comunicheranno l’allerta ai cittadini.



Il progetto Aquavista

LA PIATTAFORMA HUBGRADE® (EX AQUAVISTA) PER LA GESTIONE DIGITALE DEL DEPURATORE DI NOSEDO

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Milano


Digitalizzazione

Prevenire fenomeni di allagamento, attivando risposte tempestive per aumentare la capacità idraulica dell’impianto di depurazione in risposta all’impatto dei cambiamenti climatici

L’impatto dei cambiamenti climatici sulla città di Milano è particolarmente evidente in occasione di fenomeni metereologici estremi per intensità e durata delle precipitazioni. La conformazione a maglie chiuse della rete fognaria permette una grande capacità di immagazzinamento delle acque di pioggia in fognatura, aumentando la resilienza della città e favorendo il defluire delle acque dalle strade in caso, ad esempio, di esondazione del torrente Seveso. Nonostante ciò, il sistema di drenaggio urbano, la cui gestione è in capo a MM, si trova sempre più spesso a fronteggiare gli effetti dell’alternarsi di stagioni piovose a periodi di siccità. Al fine di garantire un controllo capillare della fognatura MM ha installato 420 sensori per la rilevazione idraulica di livelli e portate, che si affiancano ad alcuni pluviometri e idrometri già preesistenti.

I dati raccolti sul territorio insieme alle previsioni meteo vengono trasmessi alla piattaforma Hubgrade® installata presso il depuratore di Nosedo, creando un sistema digitalizzato che mette in connessione la rete fognaria e l’impianto. La piattaforma sorveglia il funzionamento del depuratore in tutti i suoi aspetti, ottimizzando le performance depurative e di risparmio energetico, e fornisce indicazioni previsionali su fenomeni di piogge intense che potrebbero causare allagamenti, a partire dai dati che riceve sulla situazione idrica della città da parte della rete di sensori sul territorio e in fognatura. Tutte le informazioni vengono elaborate per attivare risposte operative finalizzate ad aumentare la capacità idraulica dell’impianto di depurazione, preparandolo ad affrontare eventuali picchi di portata anticipando di qualche ora l’evento.

La piattaforma è entrata in funzione nel 2020 mostrando i primi risultati migliorativi nel processo di rimozione biologica del fosforo basata su metabolismo batterico (tecnica alternativa alla rimozione chimica effettuata mediante dosaggio di reagenti). L’uso del software ha evidenziato l’incremento dell’attività dei batteri fosforo accumulanti a sostegno della defosfatazione per via chimica, procedendo in parallelo all’opportuna regolazione dei parametri di processo sul comparto biologico per non intaccare le fasi di nitrificazione e garantire il rispetto dei margini di sicurezza.

In combinazione con i benefici ottenuti con l’ottimizzazione di processo, il primo anno di funzionamento della piattaforma (periodo luglio 2020 – luglio 2021) ha consentito inoltre di agire in termini di efficientamento energetico dei consumi del depuratore, con risparmi pari a circa 12.200 kWh al giorno.


350

sensori per la rilevazione idraulica
di livelli e portate installati

Circa il 15-20%

la riduzione dei consumi energetici del depuratore
a seguito dell’avvio di Acquavista


Dialogo costruttivo e ascolto dei cittadini durante i lavori della nuova linea M4

Milano verso la M4, gli open day in cantiere

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Milano


Comunicazione e coinvolgimento

Favorire un dialogo costruttivo che accompagni l’avanzamento dei cantieri della M4, raccontando ai cittadini come si trasforma la città e raccogliendo da loro osservazioni e disagi

Da oltre 4 anni MM si occupa delle attività di comunicazione a supporto della realizzazione della M4 o “la Blu”, la nuova linea metropolitana di Milano che collegherà l’area Sud da San Cristoforo con l’Aeroporto di Linate a Est, passando per il centro storico. L’opera con i suoi 53 cantieri, di cui 13 all’interno della Cerchia dei Navigli, ha un forte impatto sul traffico e sulla vita cittadina, soprattutto per coloro che vivono in prima persona i disagi provocati dai lavori come residenti e commercianti.

Le attività di consensus building e di stakeholder engagement sono a cura di MM e anche grazie all’avvio di un dialogo costante con Municipi, comitati di quartiere, associazioni locali, associazioni di categoria e singoli cittadini hanno portato a importanti risultati in termini di riduzione degli ingombri di cantiere, di interventi sulle alberature e cambi di viabilità. MM ha inoltre previsto diverse iniziative di comunicazione e attivato strumenti dedicati, con l’obiettivo di favorire un dialogo costruttivo che accompagni l’avanzamento dei cantieri, raccontando come si trasforma la città, aggiornando i cittadini sulle modifiche che possono incidere sul vivere quotidiano, come quelle viabilistiche, e raccogliendo osservazioni e disagi dei cittadini.

Il primo open day ai cantieri della M4 si è tenuto il 25 maggio 2019. Vi hanno partecipato oltre 1.000 persone che hanno visitato, guidati dai tecnici e gli ingegneri, la stazione di Linate, che ha aperto i tornelli al pubblico a gennaio 2021 (insieme alle stazioni Repetti e Stazione Forlanini). La stazione Linate collegherà in soli 12 minuti l’aeroporto di Milano con il centro città.

Il secondo si è svolto il 6 luglio 2019. Oltre 1.400 persone hanno visitato il cantiere della Stazione Parco Solari di M4 ed è stata l’occasione per “festeggiare” la fine dello scavo delle gallerie della tratta Ovest (S.Cristoforo – Solari). Il 26 giugno con l’arrivo della prima talpa (Tbm) nella Stazione Solari si sono concluse le attività di scavo e posa degli anelli di copertura di tutta la galleria dispari nella Tratta Ovest. La prima delle due talpe era partita lo scorso 15 giugno dalla Stazione Foppa, scavando i 294 metri di galleria della tratta Stazione Foppa- Stazione Solari in 10 giorni, con un avanzamento medio di scavo di 29 metri al giorno. Questa Tbm era partita nel luglio 2018 dal Manufatto Ronchetto e, completando lo scavo della galleria binario dispari della tratta, ha creato un collegamento sotterraneo continuo fra il Deposito di San Cristoforo e la Stazione Parco Solari. Durante l’open day è stato possibile vedere la talpa già arrivata in stazione.

A causa della situazione emergenziale legata alla pandemia da COVID-19, nel 2020 e nel 2021 la comunicazione territoriale  si è svolta prevalentemente online, così come gli incontri con la cittadinanza, e sono state realizzate alcune iniziative specifiche soprattutto per sostituire le visite in cantiere: Viaggio nelle stazioni di M4 in cui proseguita la pubblicazione dei video dedicati alle 21 stazioni della linea, che raccontano i lavori nei cantieri attraverso la voce dei tecnici e Le stazioni in città  in cui è stata prodotta un’altra serie di video dedicata al racconto di come cambieranno le aree intorno alle stazioni della M4.



2.400

persone in visita ai cantieri nel 2019