Rifiuti prodotti (t)
*percentuale espressa su valori in tonnellate
Tonnellate di rifiuti prodotti, di cui il 99,4% sono rifiuti non pericolosi.
Rifiuti per tipologia e metodo di smaltimento (t)
*percentuale espressa su valori in tonnellate
Percentuale di rifiuti inviati a recupero in media dal 2019.
Destinazione dei fanghi “tal quale” inviati a recupero (%*)
*percentuale espressa su valori in tonnellate
Percentuale di fanghi “tal quale” destinati a recupero in agricoltura.
Destinazione dei fanghi come Sostanza Secca inviati a recupero (%**)
**percentuale espressa su valori in tonnellate
Percentuale di fanghi come sostanza secca inviati a recupero in agricoltura, in diminuzione rispetto al 2020
e in linea con il 2019.
MM gestisce i propri rifiuti attraverso un’attenta programmazione delle attività di smaltimento di tutte le sostanze e i materiali che residuano dai processi o dalle attività aziendali, per ridurne gli impatti negativi sull’ambiente.
L’Ufficio d’Ambito della Città Metropolitana di Milano, in collaborazione con i gestori del Servizio Idrico Integrato tra cui MM, promuove:
- la valorizzazione delle acque depurate da destinare ad attività che non necessitano di elevate caratteristiche qualitative e non sono rivolte al consumo umano
- la valorizzazione dei fanghi da depurazione attraverso il recupero di nutrienti o la produzione di biogas/biometano, di calore, di energia elettrica
- l’attivazione di sinergie tra il Servizio Idrico Integrato e altri settori (es. rifiuti, energia, industria alimentare) per massimizzare il recupero di energia e risorse, riducendo gli smaltimenti in ambiente
- la condivisione di esperienze, tecnologie, impianti e risorse tra gestori del Servizio Idrico Integrato in materia.
Tutte le iniziative adottate da MM in questi ambiti, comprese quelle per la valorizzazione dei fanghi biologici e il riutilizzo in agricoltura delle acque prodotte dai depuratori di Nosedo e San Rocco fino al riordino e alla normalizzazione della gestione ordinaria dei rifiuti, fanno parte di questo processo di transizione verso l’economia circolare.
Cosa facciamo
I rifiuti prodotti da MM sono prevalentemente connessi alla gestione degli impianti di trattamento delle acque reflue, ovvero fanghi biologici e altri rifiuti riconducibili alle operazioni di grigliatura e dissabbiatura del ciclo depurativo e alle attività dei laboratori. Il loro recupero è conforme a quanto previsto in materia dalla normativa vigente a livello regionale e nazionale.
MM promuove attività di formazione e sensibilizzazione del personale dipendente in tema di riduzione degli sprechi e miglioramento delle modalità di gestione dei rifiuti, come l’introduzione della raccolta differenziata in Azienda e l’incentivazione alla digitalizzazione dei documenti.
MM si è dotata di una procedura operativa dal 2019 al fine di individuare la corretta modalità di gestione dei rifiuti, permettendo di orientare gli operatori tra la complessità normativa riguardante questo tema e di ottenere un processo di verifica sistematico e documentato.
MM ha consolidato un rapporto di consulenza con un ente terzo specializzato per la gestione dei rifiuti riferiti alla sede operativa del Servizio Idrico Integrato. Questo rapporto è stato esteso nel 2021 a tutti i siti del SII, generando effetti positivi in termini di sostenibilità ambientale ed economica grazie a una gestione più efficiente ed efficace, nonché economicamente vantaggiosa, delle attività ordinarie di smaltimento e di valorizzazione dei rifiuti (tra cui i rottami ferrosi), nel pieno rispetto degli adempimenti normativi gestionali in materia.
Nel 2021 la quantità di rifiuti prodotti da MM è stata di circa 61.918 tonnellate, in linea con il 2020 (-5%). La quasi totalità dei rifiuti (99%), sia pericolosi che non, viene inviata a recupero incluso recupero energetico, mentre solo una parte residuale viene inviata a discarica o incenerimento.
Il principale rifiuto prodotto da MM che deriva dal processo di depurazione delle acque è rappresentato dai fanghi biologici. Da anni, tutti i fanghi vengono inviati a recupero di materia ed energia per essere riutilizzati, ad esempio, nell’industria del cemento e in agricoltura. Questo ha consentito a MM di collocarsi anche nel 2021 nella classe “A” per il macro-indicatore M5 “Smaltimento fanghi in discarica”, individuato da ARERA nella regolazione della qualità tecnica del SII (Delibera 917/2017/R/idr), che prevede l’assenza di fanghi smaltiti in discarica.
La produzione totale dei fanghi derivanti dal processo di depurazione può essere divisa in fanghi disidratati e essiccati. I fanghi possono essere ulteriormente divisi in fanghi “tal quale”, ossia inclusa la quota di acqua in essi contenuta così come avviati a recupero a valle dei trattamenti, da quello dei fanghi espressi come Sostanza Secca Totale (SST), al netto della parte di acqua in essi presente. Nel 2021 i quantitativi di fanghi trattati dai depuratori risultano sostanzialmente in linea con il 2020, registrando una lieve diminuzione rispettivamente del 5% se considerati come sostanza secca e del 6% se espressi come “tal quale”.
Nel 2021 i fanghi SST sono stati utilizzati maggiormente come vettore energetico (+7%), piuttosto che all’avvio al recupero in agricoltura (-14%), principalmente a causa della ripresa della filiera dei cementifici, il cui funzionamento aveva subito dei rallentamenti nel 2020 dovuti agli impatti della pandemia. Nel 2021 è stato quindi ristabilito un sostanziale equilibrio tra le due forme di recupero, in linea con la situazione precedente all’emergenza sanitaria.
MM sta sperimentando tecnologie per la trasformazione dei fanghi di depurazione in biocarbone (biochar) da utilizzare come combustibile alternativo per applicazioni industriali o come carbone attivo per la rimozione di microinquinanti in sezioni terziarie di impianti di depurazione delle acque reflue.
MM è tra i partner del progetto “FANGHI – Forme Avanzate di Gestione dei fanghi di depurazione in un Hub Innovativo lombardo” con capofila A2A Ambiente, il cui scopo è valutare l’impatto sanitario-ambientale di diverse strategie per la valorizzazione dei fanghi da depurazione, identificando il miglior compromesso tra sostenibilità ambientale, economicità e conformità normativa.
Nel 2021 MM ha installato presso il depuratore di San Rocco due impianti sperimentali per il trattamento dei fanghi:
- L’impianto pilota HTC (Hydro Thermal Carbonization) trasforma i fanghi in hydrochar, un prodotto con elevato grado di siccità che può essere valorizzato come vettore energetico. Nel 2021 l’impianto è rimasto attivo per sessioni di test condotte in diversi periodi dell’anno e con differenti condizioni operative, dando esiti positivi in termini di grado di secco raggiunto, capacità di estrarre fosforo e riduzione degli impatti delle acque di risulta dal processo. L’hydrochar prodotto verrà utilizzato per ulteriori prove e sperimentazioni nel corso del 2022.
- L’impianto di trattamento termico a letto fluido, realizzato nella seconda metà del 2021, che procede al trattamento completo dei fumi e possiede sistemi di controllo in tempo reale. Il processo trasforma il fango in energia termica e ceneri inerti in misura del 10% circa del quantitativo totale in ingresso; dalle ceneri è possibile estrarre fosforo e altre materie prime riutilizzabili in applicazioni industriali, fornendo una valida alternativa agli attuali scenari di recupero in agricoltura e presso i cementifici. L’impianto nella sua versione definitiva avrà una capacità di 19,2 ton/giorno, pari a fino il 40% dei fanghi prodotti dal depuratore di San Rocco.
Alla luce dei recenti indirizzi regionali in materia di pianificazione strategica della gestione dei fanghi di depurazione, il principale intervento previsto nel prossimo triennio presso il depuratore di Nosedo è la realizzazione di un impianto di idrolisi termica dei fanghi, con successiva digestione anaerobica e recupero energetico. Si tratta di un sistema di trattamento dei fanghi di supero che riduce i quantitativi totali di fanghi prodotti, favorisce una maggiore stabilizzazione dei fanghi rispetto all’attuale processo di digestione aerobica, migliorandone la qualità e consente il recupero di materia ed energia dai fanghi con produzione di energia elettrica e Struvite (un composto fertilizzante a base di fosforo e magnesio).
Concluso lo studio di fattibilità e l’individuazione delle soluzioni progettuali ottimali in collaborazione con il Politecnico di Milano, nel 2021 è stato finalizzato il progetto definitivo, ora in fase di validazione, al quale seguirà l’iter di autorizzazione regionale PAUR necessario per questo tipo di interventi.
Tra i principali progetti sviluppati da MM in ottica di economia circolare, vi è presso il depuratore di Nosedo una centrale termica che recupera il calore delle acque da depurare per riscaldare e rinfrescare gli uffici e i locali tecnici dell’impianto. Ciò è permesso grazie ad elementi innovativi e la sinergia tra sistemi in termini di efficienza energetica.
Inoltre, nel 2021, è stato condotto uno studio di fattibilità per la realizzazione di un impianto per il recupero di “waste heat” dalle acque reflue del depuratore di Milano Nosedo con qualifica SEU, composto da unità cogenerativa, pompa di calore e caldaie di supporto. L’impianto fornirebbe energia elettrica alle apparecchiature del depuratore stesso e agli ausiliari della stazione cogenerativa, oltre che energia termica a beneficio della rete cittadina di teleriscaldamento di Milano Est gestita da A2A, in supporto alle centrali termiche di Linate e Canavese.
MM ha inoltre iniziato le sperimentazioni per scaldare le sedi di MM e gli edifici del patrimonio ERP grazie a sistemi di scambio termico con la fognatura. Nel 2021 sono stati identificati gli strumenti di finanziamento per la realizzazione di uno scambiatore di calore integrato alle condotte fognarie che, associato ad una pompa di calore collegata all’impianto di riscaldamento, consentirebbe il recupero energetico dalle acque reflue domestiche e industriali a copertura di circa il 40% del fabbisogno di calore. In sinergia tra il SII e la Divisione Casa è in corso di sviluppo il progetto per la realizzazione di un impianto pilota presso la centrale termica del complesso del patrimonio ERP di via Dini, composto da 156 unità immobiliari, che può sfruttare il calore della limitrofa rete fognaria DN 1100 di via Dudovich. L’impianto rappresenterebbe la prima installazione del genere in Italia nel contesto di edifici residenziali, qualificandosi così come iniziativa di produzione di energia rinnovabile innovativa ed ecosostenibile.
FOCUS
Progetto pilota
di utilizzo delle aree rurali
In ottica di metabolismo urbano e con l’obiettivo di preservare la qualità della risorsa idrica, che nel caso della città metropolitana di Milano è rappresentata dalla falda sotterranea, MM intende sviluppare un progetto pilota di utilizzo delle aree rurali finalizzato a promuovere pratiche agricole o forestali compatibili con il mantenimento della qualità della falda sotterranea. In particolare, verranno studiate e testate soluzioni in grado di ridurre al minimo l’apporto di pesticidi e nitrati, nonché delle acque destinate all’irrigazione. A tal fine verranno testate nel contesto del depuratore di Nosedo innovative colture di Acquaponica in grado di utilizzare la CO2 prodotta dal ciclo industriale del depuratore stesso.