m3 di acqua prelevata
Conformità
dell’acqua potabile*
m3 di acqua immessa
in rete
m3 di acque reflue in ingresso
negli impianti di
depurazione di MM
*i trascurabili superamenti registrati si sono verificati a seguito di contaminazioni microbiologiche del punto di prelievo, che viene prontamente disinfettato con successiva immediata controanalisi che ha sempre restituito esito di 100% conformità microbiologica.
Totale acqua prelevata (mln di m3)
m3 di acqua prelevata, di cui l’86% da pozzi idropotabili di seconda falda
e il 14% da fonti di prima falda.
Acqua immessa nella rete (mln m3)
m3 di acqua immessa in rete in media all’anno, con una
diminuzione del 3% dal 2019.
Acqua fatturata (mln m3)
m3 di acqua fatturata, in riduzione del
-3,7% dal 2019.
Perdite idriche lineari (m3/km)*
*rapporto tra il volume delle perdite idriche totali e la lunghezza della rete di acquedotto nell’anno considerato (mc/km/gg)
Perdite idriche lineari rispetto dal 2019.
Perdite di rete (%) **
**rapporto tra il volume delle perdite idriche totali e il volume complessivo in ingresso nel sistema di acquedotto nell’anno considerato.
Perdite di rete dal 2019.
MM adotta un approccio gestionale consapevole e sostenibile della risorsa idrica, anche attraverso l’introduzione, ove possibile, di innovazioni tecnologiche e di processo in grado di assicurare la qualità dell’acqua e ridurre gli sprechi.
MM opera inoltre per ridurre al minimo l’impatto ambientale del ciclo idrico, tramite la gestione dei propri scarichi, assicurando un elevato livello qualitativo dei reflui fognari e una gestione ottimale dei fanghi di depurazione.
Cosa facciamo
L’acquedotto di Milano gestito da MM preleva l’acqua dalla seconda falda, utilizzando un sistema a doppio sollevamento costituito da pozzi ad uso idropotabile e stazioni di pompaggio che alimenta la rete di adduzione e distribuzione al territorio
MM gestisce, inoltre, i pozzi di prima falda per il contenimento della risalita del livello della falda in zone particolarmente sensibili della città e per il riutilizzo irriguo.
Dal 2020, MM ha introdotto un sistema di automazione a servizio delle centrali di erogazione di acqua potabile di Milano, funzionanti sulla base dell’Intelligenza Artificiale. Il sistema permette un utilizzo più efficiente dei dati raccolti attraverso l’attività di monitoraggio, consentendo di migliorare la performance della fase di erogazione dell’acqua in termini di risparmio energetico.
Nel 2021 l’acqua prelevata è stata pari a 245,7 milioni di m3, di cui l’86% da pozzi idropotabili (di seconda falda) e per il restante 14% da fonti di prima falda, sostanzialmente in linea rispetto al 2020 (-0,2%).
L’acqua dell’acquedotto milanese è costantemente monitorata secondo un programma di campionamento condiviso con ATS (Agenzia di Tutela della Salute), che utilizza metodologie approvate dall’Istituto Superiore di Sanità e rispondenti alle prescrizioni dell’Ufficio d’Ambito.
I controlli vengono realizzati in vari momenti: prima dell’approvvigionamento, prima dell’erogazione e durante l’erogazione presso le fontanelle e le Case dell’acqua. I risultati delle analisi sono riportati all’interno delle bollette con cadenza trimestrale e consultabili con riferimento alla propria zona sul sito dedicato.
Nel corso del 2021, il laboratorio “Acquedotto” di MM ha garantito il rispetto dei parametri normativi previsti per l’acqua destinata al consumo umano attraverso i consueti campionamenti e analisi quotidiane, per un totale di 3.701 campionamenti e 211.838 parametri analizzati, in aumento di circa il 20% rispetto al 2020.
Grazie al miglioramento del processo di campionamento, nel 2021 MM è rientrata in classe “A” per il macro-indicatore M3 sulla “Qualità dell’acqua erogata”, ritornando ai livelli di performance del 2019.
Oltre ai controlli concordati con ATS, MM analizza i composti indicati nella nuova Direttiva Europea DWD (Drinking Water Directive), in vigore dal 2021 quale nuovo standard di riferimento per la qualità dell’acqua destinata al consumo umano nei Paesi dell’Unione Europea.
MM ha un piano di recupero della risorsa idrica, al fine di ridurre le perdite idriche. Questo aspetto è di importanza fondamentale perché rappresenta uno dei tasselli di una gestione dei sistemi acquedottistici efficiente e sostenibile, la cui individuazione rappresenta un’attività centrale da svolgere con continuità per ridurre gli sprechi ed efficientare la rete idrica.
Il calcolo delle perdite idriche totali prevede due differenti approcci a seconda dei parametri che sono stati adottati:
- Indicatore M1a – Sono definite come rapporto tra il volume delle perdite idriche totali e la lunghezza della rete di acquedotto nell’anno considerato (mc/km/gg). Nel 2021 MM ha registrato un indice pari a 33,1 collocandosi nella classe “C” ai sensi della normativa vigente.
- Indicatore M1b – Sono definite come rapporto tra il volume delle perdite idriche totali e il volume complessivo in ingresso nel sistema di acquedotto nell’anno considerato. Nel 2021 MM ha registrato un indice pari a 15,47%, in lieve aumento rispetto al 2020, collocandosi nella classe “A” ai sensi della disciplina vigente.
Per entrambi gli indicatori, le iniziative attuate da MM hanno consentito negli anni di migliorare le proprie performance anche in relazione ai principali peer.
L’impiego della tecnologia Smart Metering sui contatori delle utenze favorisce un efficientamento delle letture e di conseguenza una maggiore tempestività di intervento in caso di perdite, prelievi abusivi, guasti, frodi e altre problematiche, una migliore analisi del bilancio idrico con ottimizzazione della gestione idraulica della rete, oltre che una riduzione dei contenziosi con gli utenti.
L’intervento integra due aspetti:
- Rinnovamento massivo di tutti i contatori nel 2021
- Integrazione automatizzata dei dati provenienti dagli smart meter per la gestione di portate e pressioni della rete di distribuzione.
Nel 2021 è progredito il rinnovamento massivo dei circa 50.000 contatori in linea con quanto previsto dal DM 93/17, che ha interessato ad ora circa l’85% del parco complessivo, con l’integrazione automatizzata dei dati provenienti dagli smart meter per la gestione di portate e pressioni della rete di distribuzione.
Oltre al monitoraggio delle perdite, MM interviene nella difesa idraulica del territorio in caso di esondazione dei corsi d’acqua superficiali e attua, per conto del Comune di Milano, gli interventi di manutenzione dei tratti sotterranei dei corsi d’acqua naturali e artificiali (le cosiddette “tombinature”) e dei pozzi per il controllo dell’innalzamento della falda.
MM garantisce così la piena funzionalità delle reti acquedotto e fognatura, evitando i rischi di dispersione di reflui nel sottosuolo e salvaguardando la falda acquifera.
In collaborazione con il Politecnico di Milano, MM ha indagato sui fattori che influiscono sul ciclo di vita delle reti idriche per sviluppare una mappa del rischio che, associando a ogni tubazione un preciso valore di rischio rottura, sia in grado di indicare al gestore quando intervenire anticipando il manifestarsi di eventuali rotture e quindi perdite idriche.
Tra i fattori da cui dipende il rischio di rottura figurano la vetustà e l’usura delle reti, per la cui valutazione è stato necessario risalire ai dati di posa di ciascuna tubazione. Tramite la realizzazione di mappe GIS e la lettura critica del materiale storico si è arrivati a datare con precisione il 70% delle tubazioni della rete acquedottistica dal 1889 sino agli anni più recenti, individuando nei restanti casi un periodo di posa indicativo.
I dati storici sono stati riassunti in un database interrogabile e implementabile che restituisce rappresentazioni grafiche GIS utili a studiare le relazioni tra l’acquedotto e la città di Milano, permettendo una gestione efficiente e sostenibile della rete acquedottistica e offrendo un valido supporto nella definizione degli interventi di rinnovamento della rete.
Lo studio è stato presentato alla Conferenza ESRI Italia 2021 tenuta nel mese di maggio, che ha visto il riconoscimento a MM del premio “Soluzioni avanzate per le Multiutilities 2021”.
MM assicura che l’acqua proveniente dall’acquedotto pubblico e utilizzata dalle utenze, nonché quella proveniente dagli utenti industriali, venga raccolta e depurata, in modo da minimizzare gli sprechi e favorirne il riutilizzo in ambiente, trasformando gli scarichi in una nuova risorsa.
In particolare, le acque di scarico confluiscono nella rete fognaria sviluppata su oltre 1.500 km, con strutture in grado di mantenere una buona velocità di deflusso delle acque, limitando la formazione di depositi sul fondo dei canali e la proliferazione di batteri. Il sistema di raccolta è di tipo unitario, con le acque di rifiuto e quelle di pioggia raccolte in unico condotto senza distinzione, e lavora principalmente per gravità, sfruttando la conformazione del suolo del territorio lombardo in lieve pendenza da nord-nord ovest verso sud-sud est.
A partire da febbraio 2021, MM svolge la manutenzione ordinaria e straordinaria della rete, con l’obiettivo di garantire l’efficienza complessiva del sistema di raccolta delle acque reflue. Inoltre, gestisce il sistema di depurazione della città di Milano, articolato principalmente sui due grandi poli di depurazione di Milano San Rocco e Milano Nosedo, in grado di servire complessivamente fino a 2.286.000 abitanti equivalenti.
I primi due impianti rientrano nel territorio di competenza di MM e trattano circa il 90% delle acque reflue prodotte nell’area milanese, che vengono poi scaricate in corpi idrici superficiali. I depuratori costituiscono veri e propri presidi di economia circolare, che mirano all’efficientamento delle risorse idriche e restituiscono alla Città di Milano acqua depurata da destinare all’irrigazione.
Nel 2021 il volume degli scarichi complessivo è stato pari a 220.182.883 m3, in linea rispetto al 2020 (-2,6%), relativi per il 60% al depuratore di Nosedo e per il 40% a San Rocco. Il 28% della portata trattata è stata destinata a riutilizzo irriguo, in lieve aumento rispetto al 24% dello scorso anno.
I depuratori di Milano Nosedo e San Rocco sono in grado di trattare con qualità idonea al riuso irriguo diretto la totalità dei reflui in ingresso agli impianti in condizioni di tempo secco costantemente per tutto l’anno. I quantitativi di acque avviate a riuso irriguo sono però variabili in funzione delle richieste avanzate dai consorzi irrigui, tanto che nei periodi estivi è consuetudine vi siano alcune ore della giornata in cui il 100% delle acque trattate viene avviato a riutilizzo irriguo.
FOCUS
L’app GIS SAFERPLACES per una gestione resiliente del rischio idraulico nella città di Milano
L’utilizzo dei dati geografici è una prassi consolidata in MM: gli asset (reti e impianti) del SII della città di Milano sono completamente georeferenziati, digitalizzati e strutturati secondo un modello dati che risponde ai migliori standard gestionali e di catasto nel rispetto di quanto richiesto da Regione Lombardia e dal MISE (SINFI). Il GIS MM viene oggi utilizzato per la gestione di diverse attività del SII attraverso geoportali dedicati costruiti con tecnologia ESRI/Geocortex. L’estensione del perimetro operativo di MM alle infrastrutture di drenaggio urbano ha comportato l’implementazione nel GIS MM di nuovi asset dedicati a caditoie stradali e sottopassi e con l’occasione è stata avviata, condivisa con l’Amministrazione Comunale di Milano, una collaborazione tra MM e GECOsistema nel contesto del progetto SaferPlaces. La piattaforma GIS MM è stata interfacciata con SaferPlaces, progetto di ricerca sviluppato e finanziato da EIT Climate[1]KIC che impiega tecniche di modellizzazione climatica, idrologica, idraulica, topografica ed economica per la valutazione dei rischi legati al cambiamento climatico, quali il verificarsi di alluvioni pluviali, fluviali e costiere negli ambienti urbani. Nell’ambito del progetto, MM ha creato in ambiente GIS un sistema di supporto alle decisioni a servizio dei tecnici operativi sul campo, che permette una miglior gestione degli asset critici dal punto di vista idraulico: il software, grazie all’integrazione con il modello matematico fognatura, costituisce un utile strumento verso una quanto più precisa e realistica valutazione del rischio idraulico in aree urbane, relazionando il possibile impatto di un evento pluviometrico di una data intensità alla previsione di eventuali criticità idrauliche presso aree vulnerabili come i sottopassi stradali, o elementi sensibili della rete di drenaggio urbano quali le caditoie stradali. Attraverso la simulazione di eventi meteorici diversi, la piattaforma fornisce uno strumento di supporto alla pianificazione degli interventi di manutenzione preventiva e/o interventi di mitigazione e salvaguardia delle zone cittadine a maggior rischio idraulico, con benefici in termini di minor disagio per la cittadinanza, la viabilità cittadina e le attività urbane.
FOCUS
Piano di Sicurezza dell’Acqua di MM
Il Piano di Sicurezza dell’Acqua (PSA) è lo strumento introdotto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per assicurare la sicurezza dell’acqua distribuita destinata ad uso idropotabile, garantendo la protezione della salute umana attraverso la prevenzione e la gestione dei rischi lungo l’intera filiera dalla captazione al consumo. Il PSA di MM, approvato a ottobre 2017 ed elaborato sulla base delle caratteristiche distintive del sistema idrico cittadino, tiene conto di tutti i pericoli e i rischi associati al sistema idropotabile, non limitandosi ai soli parametri monitorati per legge. L’obiettivo è quello di prevenire e ridurre il più possibile il rischio di contaminazione dell’acqua prelevata dall’ambiente ed eliminare, ove possibile, tutti gli agenti di pericolo chimico, microbiologico, fisico e radiologico. Il documento copre tutti gli asset dell’acquedotto – pozzi, impianti, vasche di accumulo, rete di distribuzione, fontanelle – divisi in 4 macro-sezioni – captazione, trattamento, accumulo e distribuzione – in modo da individuare in modo puntuale gli eventi pericolosi, siano essi di natura antropica o ambientale e di natura volontaria o involontaria.
Con riferimento agli scenari di emergenza emersi dal PSA, MM ha sviluppato un Piano di Gestione delle Emergenze Acquedottistiche (PGE), che definisce l’iter procedurale nel caso si verifichino uno o più eventi pericolosi. Inoltre, MM ha messo a punto un piano di interventi a mitigazione del rischio idraulico per i pozzi idropotabili, introdotto a seguito delle analisi condotte per definire il rischio di allagamento dei pozzi che ricadono nelle aree soggette a esondazione da parte dei fiumi Seveso e Lambro.
Nel 2020 è stata avviata una capillare attività di revisione della procedura interna con l’obiettivo di redigere un nuovo Piano di Sicurezza dell’Acqua che risponda ai principi generali della valutazione del rischio, stabiliti dalle norme internazionali e dalle linee guida nazionali per la valutazione e gestione del rischio nella filiera delle acque destinate al consumo umano secondo il modello dei Water Safety Plans elaborate dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS). L’attività, svolta in collaborazione e con la supervisione dell’ISS, si concluderà per la fine del 2021. Durante l’anno, si è ritenuto necessario ampliare il campo degli eventi pericolosi identificabili anche nell’ottica di includere gli aspetti legati alla pandemia da Covid-19, in modo da poterli integrare nel Piano e prevedere specifiche misure di mitigazione e controllo del rischio.
Con il medesimo obiettivo di minimizzare il rischio di contaminazione delle acque sotterranee, si sta svolgendo un’analisi sulla possibile messa in sicurezza delle Zone di Tutela Assoluta (ZTA) e sui possibili interventi di mitigazione. Si sta infine mettendo a punto una rete di monitoraggio e protezione dinamica finalizzata a intercettare l’eventuale arrivo di contaminazione all’opera e attivare tempestivamente interventi di risanamento o approvvigionamento alternativo.