Progetto BIM – Innovazione nell’ultimo miglio

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Milano


Digitalizzazione

Avviare una gestione integrata e interconnessa di tutte le infrastrutture presenti nel sottosuolo e connesse allo svolgimento delle attività del servizio idrico integrato, tramite l’utilizzo di tecnologia BIM

Un elemento chiave nella fornitura dei servizi del Servizio Idrico Integrato in una grande città come Milano è la gestione del sottosuolo che trova un valido alleato nell’utilizzo di moderne tecnologie di progettazione e gestione delle infrastrutture quali le soluzioni GIS e BIM.

Nel 2019 – da un’idea progettuale di Fondazione Ordine Ingegneri della Provincia di Milano (FOIM) – nasce il progetto BIM “Innovazione nell’Ultimo Miglio”, sviluppato in collaborazione con il Comune di Milano e le utility del territorio milanese MM, ATM, Unareti e Harpaceas, che ha visto la realizzazione di un progetto pilota per la gestione completa, integrata e dinamica di infrastrutture del sottosuolo con tecnologia BIM e testato nel cantiere “riqualificazione Tirana-Giambellino” del Comune di Milano.

Il progetto è stato presentato nel corso di tre workshop, tra ottobre e novembre 2020, alla cui docenza ha partecipato anche una rappresentanza della Divisione Servizio Idrico di MM. L’obiettivo della partecipazione di MM è stato quello di provare a “chiudere il cerchio” favorendo l’adozione di un approccio integrato tra il BIM “verticale”, utilizzato nella progettazione di edifici, e quello “orizzontale” applicato nella pianificazione, gestione e manutenzione delle reti e dei sottoservizi, con una visione centrata sui bisogni dell’utente e con benefici attesi nelle fasi di realizzazione e gestione di impianti e sottoservizi.

Ormai da alcuni anni MM sta progressivamente introducendo la metodologia BIM (Building Information Modeling) nella progettazione di opere sia a sviluppo lineare che puntuali a cura della Divisione Ingegneria. A livello organizzativo sono stati definiti ruoli e responsabilità specifiche.

Oltre alla formazione del personale interno e all’inserimento di figure professionali con competenze specifiche in ambito BIM, MM si è dotata di diversi software per la modellazione, il supporto ai processi di sviluppo del progetto e di una piattaforma informatica (ACDat) per la raccolta organizzata e condivisa dei dati relativi agli elaborati digitali riferiti al progetto. Elementi fondanti della metodologia BIM sono la progettazione integrata, la collaborazione tra team di progetto, il coordinamento, la comunicazione e la condivisione delle informazioni, sia attraverso processi collaborativi di project management che grazie all’interoperabilità tra software. In MM la metodologia BIM è utilizzata per diversi progetti di edilizia scolastica, sia per interventi di manutenzione straordinaria, restauro conservativo o riqualificazione energetica che per la progettazione di edifici ex novo, tenuto conto che l’elaborazione virtuale dei progetti fornisce indicazioni anche in ottica di ciclo di vita e facilita il monitoraggio sulla vetustà dei materiali ai fini della manutenzione.

Attualmente sono in corso di sviluppo due importanti progetti di prolungamento di linee metropolitane a Milano – M1 a Ovest e M5 Bignami/Monza – e vedono MM all’avanguardia a livello nazionale in quanto uno dei pochi esempi di applicazione del BIM su infrastrutture lineari. Per la progettazione BIM delle linee di trasporto MM si avvale di diversi software di modellazione, sia per opere lineari quali l’infrastruttura, che per opere puntuali quali stazioni, manufatti, edifici civili e industriali dei depositi dei rotabili. Viene prima sviluppato il modello del terreno, generato da un rilievo aerofotogrammetrico 3D e successivamente integrato con le caratteristiche geometriche delle strutture interrate di edifici e opere d’arte. Successivamente il modello dell’infrastruttura viene ottenuto mediante estrusione lungo il tracciato plano altimetrico di sezioni tipo dinamiche che si collegano al tracciato mediante assi di riferimento (assi binari e piano ferro) e che sono costituite da oggetti elementari interconnessi fra loro. Per le opere puntuali, con particolare riferimento alle stazioni, sono sviluppati 3 modelli singoli (strutturale, architettonico funzionale e MEP) fra loro coordinati fino al raggiungimento dei requisiti prefissati. A ciascun oggetto che costituisce il modello sono quindi associate informazioni geometriche e alfanumeriche in relazione agli usi degli stessi modelli (dimensionamenti strutturali e impiantistici, programmazione dei lavori, computo metrico estimativo, ecc).