L’economia circolare nella linea fanghi

IN CORSO


Milano


Economia circolare

Sperimentare nuovi processi per trasformare i fanghi di depurazione delle acque reflue in energia termica 

MM è tra i partner del progetto “FANGHI – Forme Avanzate di Gestione dei fanghi di depurazione in un Hub Innovativo lombardo” con capofila A2A Ambiente, il cui scopo è valutare l’impatto sanitario e ambientale di diverse strategie per la valorizzazione dei fanghi da depurazione, identificando il miglior compromesso tra sostenibilità ambientale, economicità e conformità normativa. Nel 2021 MM ha installato presso il depuratore di San Rocco due impianti sperimentali per il trattamento dei fanghi:

  • L’impianto pilota HTC (Hydro Thermal Carbonization) trasforma i fanghi in hydrochar, un prodotto con elevato grado di siccità che può essere valorizzato come vettore energetico. Nel 2021 l’impianto è rimasto attivo per sessioni di test condotte in diversi periodi dell’anno e con differenti condizioni operative, dando esiti positivi in termini di grado di secco raggiunto, capacità di estrarre fosforo e riduzione degli impatti delle acque di risulta dal processo. L’hydrochar prodotto verrà utilizzato per ulteriori prove e sperimentazioni nel corso del 2022.
  • L’impianto di trattamento termico a letto fluido, realizzato nella seconda metà del 2021, brucia fino a 9 ton/giorno di fanghi biologici e hydrochar a diversi gradi di siccità, con trattamento completo dei fumi e sistemi di controllo in tempo reale. Il processo trasforma il fango in energia termica e ceneri inerti in misura del 10% circa del quantitativo totale in ingresso; dalle ceneri è possibile estrarre fosforo e altre materie prime riutilizzabili in applicazioni industriali fornendo una valida alternativa agli attuali scenari di recupero in agricoltura e presso i cementifici. L’impianto nella sua versione definitiva avrà una capacità di 19,2 ton/giorno, pari a fino il 40% dei fanghi prodotti dal depuratore di San Rocco. MM è supportata in questo progetto dall’Istituto Mario Negri e dal Politecnico di Milano. Quest’ultimo in particolare ha eseguito ed eseguirà nel corso del 2022 la caratterizzazione dell’hydrochar e delle ceneri prodotte dai due impianti sperimentali per individuare ulteriori canali virtuosi per il loro riutilizzo e per l’estrazione di materie, in abbinamento a studi di LCA (Life Cycle Assessment) che ne valutino l’impatto lungo tutto il ciclo di vita.

Alla luce dei recenti indirizzi regionali in materia di pianificazione strategica della gestione dei fanghi di depurazione, il principale intervento previsto nel prossimo triennio presso il depuratore di Nosedo è la realizzazione di un impianto di idrolisi termica dei fanghi, con successiva digestione anaerobica e recupero energetico. Si tratta di un sistema di trattamento dei fanghi di supero che riduce i quantitativi totali di fanghi prodotti; favorisce una maggiore stabilizzazione dei fanghi rispetto all’attuale processo di digestione aerobica, migliorandone la qualità; e consente il recupero di materia ed energia dai fanghi con produzione di energia elettrica e Struvite (un composto fertilizzante a base di fosforo e magnesio). Concluso lo studio di fattibilità e l’individuazione delle soluzioni progettuali ottimali in collaborazione con il Politecnico di Milano, nel 2021 è stato finalizzato il progetto definitivo, ora in fase di validazione, al quale seguirà l’iter di autorizzazione regionale PAUR necessario per questo tipo di intervento.