Prolungamenti della rete tranviaria

Fabio Balcon

IN CORSO


Milano


Mobilità sostenibile

Riqualificare il tessuto urbano e ridurre il traffico offrendo ai cittadini un servizio di trasporto pubblico sempre più esteso ed efficiente. 

È proseguita nel 2022 l’estensione della rete tranviaria, che come noto riveste importanza strategica per la mobilità cittadina milanese, con i lavori relativi alla progettazione definitiva della tratta Niguarda – Cascina Gobba.

La “metrotranvia interquartiere Nord” collegherà nella sua configurazione definitiva la stazione ferroviaria di Certosa FS con la stazione della metropolitana M2 di Cascina Gobba, attraversando la città da nord-ovest a nord-est.

L’intervento è stato sottoposto a valutazione di conformità al principio del “Do Not Significant Harm” (DNSH), come previsto per le misure del PNRR per verificare la sua assoggettabilità alla procedura di VIA.


Prolungamento della linea Metro M1

Fabio Balcon

IN CORSO


Milano e Comuni della prima cintura Milanese


350 milioni €


Mobilità sostenibile

Offrire ai cittadini un servizio efficiente e completo, che raggiunga anche le aree più periferiche, permettendo ad un maggior numero di persone di usufruire dei servizi di trasporto dell’area Metropolitana di Milano.

Il prolungamento della linea M1 dal capolinea di Bisceglie a Baggio si sviluppa quasi interamente in sotterraneo per una lunghezza di 3,5 km e include tre stazioni (Parri-Valsesia, Baggio e Olmi, oltre a un deposito treni) per un investimento complessivo di circa 400 milioni di euro. La galleria del prolungamento, a doppio binario, sarà realizzata in gran parte con la tecnologia dello scavo meccanizzato con fresa scudata (TBM), mentre le stazioni saranno costruite con scavo a cielo aperto tra paratie in cemento armato e metodo bottom-up. L’opera avrà un significativo impatto sull’offerta di mobilità, arrivando a servire circa 60 mila persone nel raggio di 1,5 km da ciascuna stazione, e in particolare servendo alcuni quartieri popolosi della periferia ovest milanese (in particolare: Valsesia, Baggio, Olmi) e i Comuni della prima cintura, in particolare Cesano Boscone, essendo le nuove fermate tutte accessibili con percorsi ciclopedonali da diverse zone del territorio comunale. Il progetto prevede inoltre l’ammodernamento dell’esistente centro sportivo Olmi, dato che il cantiere dell’omonima stazione occuperà parte dell’area attualmente destinata a campi di calcio. Tale intervento costituirà l’occasione per rilanciare una struttura storica a beneficio dell’intero quartiere.

Nel 2022 MM ha completato il progetto esecutivo sviluppato con metodologia BIM, che permette anche di valutare l’impatto sull’ambiente lungo tutto il ciclo di vita dell’opera


350 mln €

gli investimenti per il prolungamento della linea M1

3,3 km

la lunghezza del prolungamento

Oltre 60 mila

persone servite dalle nuove fermate


Prolungamento verso Monza della Metro M5

Fabio Balcon

IN CORSO


Milano e Comuni della prima cintura Milanese


1,25 miliardi €


Mobilità sostenibile

Offrire ai cittadini un servizio efficiente e completo, che raggiunga anche le aree più periferiche, permettendo ad un maggior numero di persone di usufruire dei servizi di trasporto dell’area Metropolitana di Milano.

Il prolungamento della linea M5 verso Monza si sviluppa per una lunghezza totale di circa 13 km, quasi tutti in sotterraneo, con 11 stazioni e un deposito-officina per un investimento complessivo di 1.265 milioni di euro. Ai fini della sostenibilità ambientale dell’opera, la progettazione definitiva è stata fin da subito orientata verso il rispetto dei protocolli di certificazione Envision e LEED rispettivamente per l’infrastruttura e per alcuni edifici ad uso civile del deposito.

Nel 2021 si è conclusa la campagna geognostica che ha portato ad alcune ottimizzazioni del tracciato, fra cui la più rilevante riguarda il passaggio della linea a est della Villa Reale, evitando in tal modo di sottopassare il Serrone della Villa Reale di Monza. 

Le altre attività hanno riguardato la progettazione architettonica, funzionale, strutturale e impiantistica delle stazioni e degli edifici del deposito officina di Casignolo (anche in ottica di sostenibilità ambientale al fine del conseguimento della certificazione LEED), lo studio della cantierizzazione e delle opere di gestione delle acque meteoriche, la risoluzione di eventuali interferenze e la sistemazione superficiale definitiva delle opere a verde nelle aree limitrofe alla stazione e al deposito.


1,25 miliardi €

l’investimento complessivo per l’opera

13 km

la lunghezza totale della nuova linea


Progetto ForestaMI e Tree planting

Fabio Balcon

IN CORSO


Milano


Edilizia sostenibile

Riqualificare le aree verdi all’interno dei cortili delle abitazioni di edilizia residenziale pubblica, mediante la piantumazione di nuovi arbusti e l’installazione di aree gioco

MM in collaborazione con Fondazione Bloomberg si sta impegnando per migliorare la vivibilità all’interno dei complessi ERP che gestisce, con l’intento di creare spazi comuni esterni più verdi e freschi e quindi più accoglienti e fruibili, aperti ove possibile anche al quartiere. MM scommette quindi sulla qualità dei cortili popolari con il progetto Tree planting, dedicato alla cura del verde e dello spazio pubblico e semi-pubblico dei cortili con interventi che prevedono la piantumazione di alberature e arbusti, nonché la riqualificazione delle aree verdi esistenti mediante introduzione di nuovi elementi di arredo urbano (aree gioco per bambini, panchine, impianti di illuminazione, spazi di socializzazione per gli anziani). Fondamentale per raggiungere gli obiettivi del progetto è il coinvolgimento degli inquilini, sia per conoscere come gli spazi esterni siano ad ora utilizzati sia per accogliere le suggestioni degli abitanti su come vorrebbero vivere i loro cortili in futuro.

Nel 2020 erano stati realizzati i primi due interventi all’interno degli stabili di via Vergiate, 5-22 e via Alex Visconti, 10-12, selezionati per la loro collocazione in aree particolarmente calde della città. Nel corso del 2021 è stato progettato un terzo intervento di riqualificazione degli spazi comuni e del verde presso lo stabile di via Satta, 7 che sarà realizzato nel 2022. L’iniziativa è in linea con il Piano di Governo del Territorio “Milano 2030 – una città che valorizza i quartieri a partire dallo spazio pubblico” e con il programma ForestaMI1.


Nel 2021 è stato progettato un terzo intervento di riqualificazione degli spazi comuni e del verde presso lo stabile di via Satta 7, che sarà realizzato nel 2022.


Progetto BIM – Innovazione nell’ultimo miglio

Fabio Balcon

IN CORSO


Milano


Digitalizzazione

Avviare una gestione integrata e interconnessa di tutte le infrastrutture presenti nel sottosuolo e connesse allo svolgimento delle attività del servizio idrico integrato, tramite l’utilizzo di tecnologia BIM

Un elemento chiave nella fornitura dei servizi del Servizio Idrico Integrato in una grande città come Milano è la gestione del sottosuolo che trova un valido alleato nell’utilizzo di moderne tecnologie di progettazione e gestione delle infrastrutture quali le soluzioni GIS e BIM.

Nel 2019 – da un’idea progettuale di Fondazione Ordine Ingegneri della Provincia di Milano (FOIM) – nasce il progetto BIM “Innovazione nell’Ultimo Miglio”, sviluppato in collaborazione con il Comune di Milano e le utility del territorio milanese MM, ATM, Unareti e Harpaceas, che ha visto la realizzazione di un progetto pilota per la gestione completa, integrata e dinamica di infrastrutture del sottosuolo con tecnologia BIM e testato nel cantiere “riqualificazione Tirana-Giambellino” del Comune di Milano.

Il progetto è stato presentato nel corso di tre workshop, tra ottobre e novembre 2020, alla cui docenza ha partecipato anche una rappresentanza della Divisione Servizio Idrico di MM. L’obiettivo della partecipazione di MM è stato quello di provare a “chiudere il cerchio” favorendo l’adozione di un approccio integrato tra il BIM “verticale”, utilizzato nella progettazione di edifici, e quello “orizzontale” applicato nella pianificazione, gestione e manutenzione delle reti e dei sottoservizi, con una visione centrata sui bisogni dell’utente e con benefici attesi nelle fasi di realizzazione e gestione di impianti e sottoservizi.

Ormai da alcuni anni MM sta progressivamente introducendo la metodologia BIM (Building Information Modeling) nella progettazione di opere sia a sviluppo lineare che puntuali a cura della Divisione Ingegneria. A livello organizzativo sono stati definiti ruoli e responsabilità specifiche.

Oltre alla formazione del personale interno e all’inserimento di figure professionali con competenze specifiche in ambito BIM, MM si è dotata di diversi software per la modellazione, il supporto ai processi di sviluppo del progetto e di una piattaforma informatica (ACDat) per la raccolta organizzata e condivisa dei dati relativi agli elaborati digitali riferiti al progetto. Elementi fondanti della metodologia BIM sono la progettazione integrata, la collaborazione tra team di progetto, il coordinamento, la comunicazione e la condivisione delle informazioni, sia attraverso processi collaborativi di project management che grazie all’interoperabilità tra software. In MM la metodologia BIM è utilizzata per diversi progetti di edilizia scolastica, sia per interventi di manutenzione straordinaria, restauro conservativo o riqualificazione energetica che per la progettazione di edifici ex novo, tenuto conto che l’elaborazione virtuale dei progetti fornisce indicazioni anche in ottica di ciclo di vita e facilita il monitoraggio sulla vetustà dei materiali ai fini della manutenzione.

Attualmente sono in corso di sviluppo due importanti progetti di prolungamento di linee metropolitane a Milano – M1 a Ovest e M5 Bignami/Monza – e vedono MM all’avanguardia a livello nazionale in quanto uno dei pochi esempi di applicazione del BIM su infrastrutture lineari. Per la progettazione BIM delle linee di trasporto MM si avvale di diversi software di modellazione, sia per opere lineari quali l’infrastruttura, che per opere puntuali quali stazioni, manufatti, edifici civili e industriali dei depositi dei rotabili. Viene prima sviluppato il modello del terreno, generato da un rilievo aerofotogrammetrico 3D e successivamente integrato con le caratteristiche geometriche delle strutture interrate di edifici e opere d’arte. Successivamente il modello dell’infrastruttura viene ottenuto mediante estrusione lungo il tracciato plano altimetrico di sezioni tipo dinamiche che si collegano al tracciato mediante assi di riferimento (assi binari e piano ferro) e che sono costituite da oggetti elementari interconnessi fra loro. Per le opere puntuali, con particolare riferimento alle stazioni, sono sviluppati 3 modelli singoli (strutturale, architettonico funzionale e MEP) fra loro coordinati fino al raggiungimento dei requisiti prefissati. A ciascun oggetto che costituisce il modello sono quindi associate informazioni geometriche e alfanumeriche in relazione agli usi degli stessi modelli (dimensionamenti strutturali e impiantistici, programmazione dei lavori, computo metrico estimativo, ecc).


Progetto pilota pratiche agricole sostenibili

Fabio Balcon

IN CORSO


Milano


Ottimizzazione delle acque

Promuovere pratiche agricole o forestali compatibili con il mantenimento della qualità della falda sotterranea

MM intende sviluppare un progetto pilota di utilizzo delle aree rurali per promuovere pratiche agricole o forestali compatibili con il mantenimento della qualità della falda sotterranea, riducendo al minimo l’apporto di pesticidi e nitrati nonché di acqua per l’irrigazione. Nel contesto di Cascina Nosedo sono proseguite le sperimentazioni di innovative colture di acquaponica su scala reale che riutilizzino le acque trattate, il calore e la CO2 prodotti dal ciclo industriale del depuratore, e nel 2021 è stata realizzata una prima serra delle dimensioni di circa 500 mq presso il depuratore di Nosedo.


Valorizzazione del calore proveniente dalla rete fognaria

Fabio Balcon

IN CORSO


Milano


Economia circolare

Valorizzare il calore disponibile nella rete fognaria di Milano, nelle acque prelevate dalla falda sotterranea e nelle acque depurate

Circa il 20% del calore prodotto dalle abitazioni viene scaricato nella rete fognaria e i moderni sistemi a pompa di calore acqua-acqua permettono il recupero di tale energia termica. Presso il depuratore di Nosedo è operativa una centrale termica che recupera il calore dalle acque da depurare per riscaldare e raffrescare gli uffici e i locali tecnici dell’impianto. Gli elementi innovativi e la sinergia tra sistemi in termini di efficienza energetica consentono il recupero di energia termica dalle acque senza alterazioni quali-quantitative della risorsa idrica con minori emissioni di gas serra, contribuendo alla salvaguardia delle falde con la minimizzazione delle perforazioni, del depauperamento e dei rischi di inquinamento.

Nel 2022 è stato aggiornato lo studio di fattibilità per la realizzazione di un impianto di cogenerazione con pompa di calore per il recupero di “waste heat” dalle acque reflue (in collaborazione con A2A Calore & Servizi).

Continuano, inoltre, le sperimentazioni circa la possibilità di riscaldare le sedi di MM e gli edifici del patrimonio ERP grazie a sistemi di scambio termico con la fognatura, ampliando le applicazioni esistenti tipicamente focalizzate sui reflui industriale dotati di temperature più elevate rispetto ai reflui civili.


Progetto SARI - Rilevazione SARS COV 2 nei reflui civici

Fabio Balcon

IN CORSO


Milano


Ottimizzazione delle acque

Monitorare la presenza del virus del SARS-CoV-2 nei reflui civili, al fine di ottenere indicazioni sull’andamento dell’epidemia e migliorare il sistema di allerta

Da anni sono in corso campagne per il monitoraggio della presenza di patogeni nei liquami fognari all’ingresso dei depuratori utili anche per tracciare la diffusione di malattie sul territorio. Queste campagne hanno assunto particolare importanza con lo scoppio della pandemia da Covid-19 e hanno portato allo
sviluppo di collaborazioni tra MM, l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), altri istituti di ricerca fra cui il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) e atenei come l’Università Statale di Milano.

Nel giugno 2020, Water Alliance (la rete delle 13 aziende pubbliche in-house della Regione Lombardia, ha aderito al Progetto SARI, la rete nazionale di
sorveglianza ambientale voluta dall’ISS in collaborazione con Ministero della Salute, Ministero dell’Ambiente e Utilitalia per la rilevazione del SARS-CoV-2 nei reflui civili in Italia, finalizzata ad ottenere indicazioni sull’andamento epidemiologico e innescare meccanismi di allerta precoce nella popolazione mediante ricerca di materiale genetico (RNA) del virus.

Dal luglio 2020 i due impianti di depurazione gestiti da MM partecipano al progetto, che per il primo anno ha previsto il campionamento e l’analisi all’interno delle società di Water Alliance, mentre dall’autunno 2021 il progetto si è evoluto su iniziativa di Regione Lombardia e ISS, coinvolgendo enti di ricerca come l’Istituto Mario Negri in partenariato con l’Università Statale di Milano e rendendo i campionamenti e le analisi più frequenti (due volte a settimana).

MM ha concluso nel 2022 un progetto per il monitoraggio della diffusione del virus nelle zone cittadine di Milano utilizzando la distrettualizzazione dei bacini fognari, in collaborazione con il Dipartimento di Virologia dell’Università Statale


La nuova linea metropolitana M4

Fabio Balcon

IN CORSO


Milano


Mobilità sostenibile

Comunicare l’avanzamento dei cantieri della metropolitana M4, esplicitando i benefici per la città e raccogliendo osservazioni da parte degli stakeholder con l’obiettivo di favorire un dialogo positivo tra la città e i suoi cittadini

Per oltre 8 anni MM si è occupata delle attività di comunicazione a supporto della realizzazione della M4 o “la Blu”, la nuova linea metropolitana di Milano che collegherà l’area sud di Milano da San Cristoforo a quella est con l’Aeroporto di Linate, passando per il centro storico. Con i suoi 53 cantieri, di cui 13 all’interno della Cerchia dei Navigli, l’opera ha un forte impatto sul traffico e sulla vita cittadina, soprattutto per coloro che vivono in prima persona i disagi provocati dai lavori come residenti e commercianti.
Le attività di consensus building e di stakeholder engagement (tra cui incontri e presentazioni pubbliche) sono a cura di MM e – anche grazie all’avvio di un dialogo costante con Municipi, comitati di quartiere, associazioni locali, associazioni di categoria e singoli cittadini – hanno portato a importanti risultati in termini di riduzione degli ingombri di cantiere, degli interventi sulle alberature e cambi di viabilità.

Nel 2022 le attività di comunicazione si sono concentrate sull’apertura della prima tratta, composta da sei fermate dall’aeroporto di Linate alla stazione di Dateo. MM ha coordinato l’organizzazione del viaggio inaugurale del 26 novembre 2022 fino alla stazione Susa, che si è tenuto alla presenza del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, e del Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e di tutte le attività correlate. In particolare, i cittadini hanno potuto godere di una giornata di festa lungo il rinnovato parterre centrale che percorre viale Argonne fino a piazzale Susa animato da attività sportive, spettacoli di burattini e laboratori teatrali.


Forme avanzate di gestione dei fanghi di depurazione in un Hub Innovativo Lombardo

Fabio Balcon

IN CORSO


Milano


2020/2021


Economia circolare

Valutare l’impatto sanitario-ambientale di diverse strategie per la valorizzazione dei fanghi da depurazione, al fine di identificare il miglior compromesso tra sostenibilità ambientale, economicità e conformità normativa.

MM figura tra i partner del progetto “Fanghi – Forme avanzate di gestione dei fanghi di depurazione in un Hub Innovativo lombardo” con capofila A2A Ambiente. Nell’ambito del progetto MM installerà, presso il depuratore di Milano San Rocco, due impianti sperimentali per il trattamento fanghi, uno con tecnologia HTC (Hydro Thermal Carbonization) e l’altro con trattamento termico a letto fluido. 

L’impianto pilota HTC trasformerà i fanghi in bio-carbone, un prodotto con elevato grado di siccità che può essere utilizzato come fonte energetica e valorizzato come tale. Inoltre, dalle acque residue del processo di produzione possono essere estratti sali di ammonio ricchi di azoto riutilizzabili come fertilizzante. 

L’impianto di trattamento termico a letto fluido si occuperà di bruciare fino a 9 ton/giorno di fanghi biologici e bio-carbone a diversi gradi di siccità, con un trattamento completo dei fumi abbinato a sistemi di controllo real-time degli stessi. Il processo trasforma il fango in energia termica e ceneri inerti in misura del 15% del quantitativo totale in ingresso. Dalle ceneri è possibile estrarre fosforo e altre materie prime, che possono inoltre essere riutilizzate in innovative applicazioni industriali. 

In esito alla sperimentazione, l’impianto nella sua versione definitiva avrà una capacità di 19,2 ton al giorno, garantendo di trattare fino al 40% dei fanghi prodotti dal depuratore di San Rocco e fornendo una possibile valida alternativa agli attuali scenari di recupero in agricoltura e presso i cementifici. 

A supportare MM nell’attività di ricerca ci saranno l’Istituto Mario Negri, partner nel progetto e il Politecnico di Milano. L’Istituto Mario Negri, in particolare, ha eseguito ed eseguirà nel corso del 2022 la caratterizzazione dell’hydrochar e delle ceneri prodotte dai due impianti sperimentali per individuare ulteriori canali virtuosi per il loro riutilizzo e per l’estrazione di materie, in abbinamento a studi di LCA (Life Cycle Assessment) che ne valutino l’impatto lungo tutto il ciclo di vita.


Aggiudicata la gara d’appalto

Contrattualizzati i fornitori